Abbazia di
Santa Maria del Patire
Dal suo scriptorium uscirono preziosissime trascrizioni di codici, alcuni dei quali sono conservati nella Biblioteca Vaticana e nel Museo del Codex Purpureus Rossanensis. Edificato nel XII secolo dopo Cristo a circa 600 metri di altitudine è un antico cenobio basiliano costruito grazie alle elargizione dei principi normanni: fu uno dei più ricchi dell’Italia meridionale. Santa Maria del Patire è situato in località Ronconiate, detta anche il Luogo dei Padri (Patìr, monastero del Padre) in una posizione strategica e di grande fascino: al centro tra le due aree urbane, posta su un pianoro tra la valle del Cino e il vallone degli Aranci, immersa tra i boschi dell’ultimo lembo della Sila Greca a ridosso dell’oasi naturalistica dei Giganti di Cozzo del Pesco (possenti castagni secolari) e con affaccio sulla piana di Sibari e sullo jonio.
Edificato tra il 1100 e il 1105 dal monaco e sacerdote basiliano San Bartolomeo da Simeri per creare una Scuola di anime e dare una regola ai tanti monaci eremiti che lo seguivano, il Patire ebbe una grande fioritura e si trasformò in un centro attivissimo di vita religiosa, culturale economica e di divulgazione del sapere. All’interna della Chiesa è conservato un pavimento musivo, in opus tesellatum, fatto eseguire dall’abate Biagio nel 1152, (come attesta la scritta), che un tempo ricopriva un terzo della superfice e ne costituisce all’interno l’attrattiva più suggestiva. Sono rappresentati animali mitologici e figure zoomorfe racchiusi in rotae arricchite da fregi di diversa foggiatura che diventano anch’essi elementi di design all’interno dello store Perla di Calabria in Via Galeno a Corigliano-Rossano.